venerdì, dicembre 30, 2005

Fase della Strega o della Luna Nera

Perché io sono la prima e l'ultima,
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la mamma e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono colei che da' la luce e colei che non ha mai procreato,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che mi creò.
Io sono la madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli e' il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la scandalosa e la magnifica.
(Inno a Iside, sec. III o IV d.C. ritrovato a Nag Hammadi)

domenica, dicembre 25, 2005

domenica, dicembre 18, 2005

Undicesimo Raduno Clab

A caldo, caldissimo. Mi sono vergognata di esser seduta vicino agli autori dei fischi. Penso che si possa applaudire o meno se qualcosa piace o non piace, ma i fischi e i rumoreggiamenti negativi sono umilianti per qualsiasi artista. Ho visto chiaramente lo sguardo fulminante di Claudio all'indirizzo del nostro settore. Personalmente mi sono divertita meno, molto meno che al raduno dell'anno scorso. Sicuramente un raduno all'aperto, sotto il sole è più corroborante di uno in pieno inverno dentro un palazzetto. Il ritmo spezzato continuamente dall'introduzione di personaggi ha impedito il crescendo emotivo del raduno. E per questo l'ho trovato più cerebrale e meno emotivo. Ci siamo sentiti certamente meno attori e più spettatori rispetto ad altre occasioni. Certamente è stato diverso, ci ha messo a parte del suo privato artistico, delle sue radici, delle sue collaborazioni. E' stata una sorta di resoconto: ha incontrato un'infinità di vecchi amici facendo loro capire che non li ha dimenticati, smettendo per brevi istanti la maschera dell'uomo di spettacolo, lasciamdo visibile l'Uomo. Ha fatto pace pubblicamente ammettendo proprie colpe davanti al pubblico più fedele avvalorando la sincerità delle intenzioni. Ha dato spazio a nuovi cantanti forse per prepararsi la propria discendenza artistica, in modo che si continui a parlare di lui per molto tempo ancora, con rimpianto e gratitudine. E questo dimostra ancora una volta l'amore e la paura di Claudio nei confronti del tempo che passa.
Mi è piaciuto molto l'esecuzione di Con tutto l'amore che posso e di Quei due, da brivido. Mi è piaciuto Vallesi ed enormemente Marco Masini - Ci vorrebbe il mare l'abbiamo cantata tutti con lui, come avremmo fatto con una canzone di Claudio. Brava anche Mariella Nava. Molto suggestivo l'intervento dei Baraonna. Ho visto Claudio un po' a disagio in alcuni momenti e molto tranquillo in altri. Ha dato un po' di O'Scià anche a chi non è potuto andare a Lampedusa.
Ho apprezzato moltissimo che l'aumento della quota di iscrizione ce l'abbia comunicato personalmente, che ce l'abbia detto in faccia, senza nascondersi dietro comunicati: speriamo che assumano una persona in più al Clab! :) Queste in sintesi le mie considerazioni.

giovedì, dicembre 15, 2005

Ricapitolazione

Letti:
Edgar Rice Burroughs (Ciclo Marziano: Sotto le lune di Marte, Il Signore della Guerra di Marte, Thuvia, Fanciulla di Marte, Le Pedine di Marte, La Mente di Marte, Il Guerriero di Marte, Le Spade di Marte, Gli Uomini Sintetici di Marte, Lhana di Gathol del Pianeta Marte; Ciclo Lunare: La Fanciulla Lunare, Gli Uomini della Luna, Il Falco Rosso; Ciclo Venusiano: I Pirati di Venere, Perduti su Venere, Carson di Venere, Odissea su Venere, Il Mago di Venere)
Ana
ïs Nin (Il Delta di Venere, Uccellini)
Ivo Andric (Il Ponte sulla Drina)
Jacopo Fo (La Scopata Galattica)
Roger Zelazny/Robert Schekley (Voglio la testa del principe azzurro)
Thomas Harris (Hannibal, Drago Rosso, Il Silenzio degli Innocenti)

James Redfield (La Profezia di Celestino)
Anna Filiputti (Ipnosi)
Peter Schellenbaum (Il No in amore – dipendenza e autonomia nella vita di coppia)
Vera Peiffer (Sapersi lasciare)
Michele Scapino (Io sono tornato – il mistero della reincarnazione)
John Gray (Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere)
Gilberto Gamberini (Ipnosi)
Thomas A. Harris (Io sono Ok, tu sei Ok )
Brian Weiss (Molte Vite un solo Amore, Messaggi dai Maestri, Lo Specchio del Tempo, Molte Vite molti Maestri)
Paulo Coelho (Il Cammino di Santiago, L’Alchimista, Il Diavolo e la signorina Prim, Sulla sponda del fiume Piedra mi son seduta e ho pianto, Veronika decide di morire, Monte Cinque, Undici minuti, Lo Zahir)
Willy Pasini (A cosa serve la coppia, L’autostima)
Francesco Alberoni (L’arte del Comando, Il Primo Amore)
Olga Kharitidi (Il Maestro dei Sogni)
Antoine de Saint-Exupéry
(Il Piccolo Principe)
Spencer Johnson (Chi ha spostato il mio formaggio?)
Mitch Albom (Cinque persone che incontri in cielo)
Mario Pincherle (trad. – Il Quinto Vangelo di Tommaso)
Kahil Gibran (Lettere d’amore del Profeta – a cura di Paulo Coelho)
Hernàn Huarache Mamani (La Profezia della Curandera)
Carlos Castaneda (L’Arte di sognare)
Clarissa Pinkola Estés (Donne che corrono coi Lupi)
In corso:
Eduardo Giannetti (Le bugie con cui viviamo)
Claudio Baglioni (Senza Musica)
Miranda Gray (Luna Rossa - Capire e usare i doni del ciclo mestruale)
Vanna de Angelis (Le Streghe)
Dalaï-Lama (Il Dalaï-Lama parla di Gesù)
Kahil Gibran (Il Profeta)
Manuali:
AAVV (Meravigliose erbe. Cucina, bellezza, salute: guida pratica dalla A alla Z)
Reto Vital (Il Grande Libro della Cristalloterapia)
Il cucchiaio azzurro. Oltre 800 ricette di mare e d'acqua dolce
Ashley Thirleby (Tantra. Un invito a vivere l'affettività, l'amore e l'erotismo in modo libero e completo)
Walter Pedrotti (Tisane semplici per vivere meglio)
Paulo Coelho (Il Manuale del Guerriero della Luce)
I Vangeli degli Apostoli
Haziel (Il grande libro dei sogni, Il nostro Angelo Custode)
Montse Osuna (Le Magie della Strega Moderna)
Prossimamente:
Dan Brown (Il codice Da Vinci)
Vanna de Angelis (Il libro nero della caccia alle Streghe, Dalla parte delle Streghe)
Osho (Ricominciare da Sé)
Leo Buscaglia (Amore)

Da comprare:
Vicki Noble (La Dea Doppia, Il Risveglio della Dea)

mercoledì, dicembre 14, 2005

Meno tre!

Fra tre giorni esatti sarò all’interno del Mandela Forum di Firenze in trepidante attesa dell’inizio del XI Raduno Clab! Approfitterò dell’attesa per conoscere qualche Reginella/o, preparare la macchina fotografica… sgranocchiare qualcosa con il mio amore (che prego di fare di tutto per sopportarmi e supportarmi in questo giorno per me sacro).
Non ho avuto tempo ne’ voglia di preparare nulla, contrariamente all’iniziale entusiasmo e al desiderio di inventare e costruire coreografie per questo raduno. Ho solo il desiderio di arrivare là dentro e godermi il tutto.

lunedì, dicembre 12, 2005

Un lungo week end alle terme…

Yes, ne avevo proprio voglia! Di caldo, di intimità con il mio amore, di natura, di arte.
Siamo partiti venerdì e tornati ieri sera. Un tempo da lupi, vento e acqua e freddo, ideale per stare in ammollo o sotto il piumone. Abbiamo alloggiato all’Agriturismo Le Crete, divorato le crostate di marmellata fatta in casa della signora Patrizia, ci siamo immersi nelle calde piscine dell’Antica Querciolaia e girato in lungo e in largo Le Crete Senesi, fatto un giretto in piazza del Campo e gradito molto il tiepido sole al bordo della piazza del Palio, apprezzato la bellezza della Fonte Gaia di Jacopo della Quercia, ci siamo scaldati con un caffè dal Nannini… pranzato con panini con affettati nostrani e pecorino di Pienza e birra ad Asciano, e con l'Americano ai Cattivi Frati di Buonconvento.

martedì, dicembre 06, 2005

Manifesto!

Si precisa
Che ogni donna – sia essa libera o meno – a livello fisico, sociale, politico, religioso, familiare o quant’altro – è intimamente comprensiva sensibile tenera e disponibile – creativa viva vivace e saggia – perché tali qualità fanno parte dell’animo femminile. Ogni presunta o dichiarata mancanza di tali qualità è una mera invenzione del mondo esterno che opprime e comprime il palpitante cuore della donna. Esistono solo donne che hanno iniziato o meno il percorso di crescita personale, donne più o meno risvegliate, donne più o meno connesse all’energia cosmica e alla grande madre (alla Natura). Ma che tale seme è in ogni donna.
Si dichiara
Che il cammino non finisce mai e che ciò crea più gioia che sconforto, in quanto il piacere e il godimento sono nel percorrere il cammino che ha sempre qualcosa da insegnare, piuttosto che nell’ipotetico approdo ad un qualsivoglia dove.
Si avvisa
Che sono i momenti difficili che più insegnano e un momento difficile può essere anche un momento felice in quanto non siamo abituate ad accogliere la gioia perché difficilmente pensiamo di meritarla. Pertanto disporsi ad accoglierla significa mettersi in gioco.
Che provoca più sofferenza la rinuncia a superare un ostacolo che il contrario, perché adagiarsi comodamente in un atteggiamento vittimistico ci esonera dalla lotta ma anche dalla vittoria.
Si rivendica
Il diritto a sbagliare, a non essere buone e comprensive quando questo lede il rispetto e la stima di noi stesse secondo il nostro proprio modo di sentire, ad interrompere una conversazione quando sentiamo che ci provoca una perdita di energia, a dire no nel momento in cui desideriamo dire no, a vivere secondo i nostri cicli interiori, a disobbedire alle regole, a chiedere ciò che desideriamo, a desiderare e provare piacere senza vergogna. Il diritto alle nostre idee, alle nostre aspirazioni, alle nostre emozioni, al nostro punto di vista. Il diritto al tempo per noi stesse, alla cultura, all’immagine di noi stesse, alla nostra mobilità.
Si auspica
Che le donne ancora accecate da questa cultura e visione del mondo ancora prettamente maschile, da questa prevalente energia maschile che permea il pianeta, alzino la testa, volgano lo sguardo amorevole al cielo e aprano il loro sorriso al mondo e con la forza dell’amore si uniscano alle altre donne nella marcia verso la salvezza della Terra e dei suoi figli. Il riequilibrio delle forze.

lunedì, dicembre 05, 2005

Teorema 3

Parlando del rapporto sano Uomo/Donna invece, qual è la chiave di volta per mantenere in piedi l’arcobaleno dell’animo femminile? Esiste davvero un’unica ricetta, un minimo comun denominatore al quale moltiplicare ogni situazione che ti da sempre il risultato esatto? No di certo. Apparentemente si, se si parla della donna addomesticata. No ed ancora no se quella che hai al tuo fianco è una discendente diretta, una tenace seguace, apprendista della Grande Madre.
In ogni caso la risposta esatta è no.

Mai dare la tua donna per scontata. Prima di tutto, la parola stessa… scontata, ha il sapore di saldi di primavera! Niente da fare, niente sconti. E poi è importante capire per un uomo che la donna è mutevole per natura, ogni donna… a meno che non rinunci alla propria essenza e comunque resta mutevole lo stesso. Non è un’incognita algebrica che se pur incognita resta costante!
Niente panico! Riprendete la calma semplicemente rendendovi conto che è così…. è così da millenni! E’ una mutevolezza da godere e non da contrastare, arginare, mistificare, imbrogliare, asciugare. La forza della Natura contrastata crea disastri climatici ed ecologici. La natura femminile è fonte di nutrimento, di creatività, di gioia, di vita. Questo per dire che non è che una volta che hai fatto la foto alla tua donna, quella è e quella rimane. La dovrai guardare amorevolmente negli occhi ogni giorno e scoprirne la scintilla, il bagliore diverso, lo puoi condividere, ne puoi godere, ci puoi giocare se lei vuole.
Così come annaffi il tuo giardino ogni giorno. Così come il fiore nel giardino da seme diventa germoglio, da germoglio si apre verso il cielo tendendo le giovani foglie ed alzando il capo, apre i petali che rendono la luce al cielo sottoforma di colore ed invitano l’insetto col proprio profumo… per poi appassire e proseguire il ciclo vitale spargendo i semi.

Altrimenti puoi decidere di mettere dei fiori di plastica in giardino, rimangono sempre uguali e non c’è bisogno di annaffiarli. Ma quella non è vita, non è sangue.

venerdì, dicembre 02, 2005

Teorema 2

Per riprendere il discorso… a volte sono rimasta allibita da discorsi sentiti fare con le mie orecchie da amiche che stimo intelligenti, del tipo : “lo sai, a me quando mi stanno troppo addosso mi scadono, per farmi innamorare mi devono tenere un po’ sulla corda!” – Permettete…io non ci credo che le cose stiano proprio così. Diciamo che questo discorso vale se quello appiccicoso non vi piace ma lo tenete in panchina perché gratifica la vostra già provata autostima e per un gusto sadico di vendetta sul genere maschile. Non ci credo che se vi circondasse d’attenzioni uno che vi piace davvero parlereste così. Il problema vero è che vi piacciono i bastardi perché facendo i bastardi s’ammantano di mistero e il mistero è intrigante ed interessante per natura. Se togliessero il velo vi apparirebbero in tutta la loro mediocrità. Perché un po’ di mistero nel gioco della seduzione è d’obbligo, quello recidivo e ad oltranza è codardia. L’uomo interessante anche senza velo, sicuro di sé senza essere arrogante e presuntuoso, colto senza essere noioso, di gradevole aspetto eppur spiritoso (il che pare essere un utopia – ma esiste – ne ho le prove) con vari altri pregi a piacere – non pensate di meritarlo e quindi non lo vedete nemmeno. Eppure anche gli uomini amano e desiderano amare. E sono lì che agognano una donna perfetta per loro. Siccome fino ad oggi quando sono stati spontanei e gentili – appiccicosi - son stati presi a pesci in faccia e hanno visto che i loro amici che facevano i bastardi erano circondati da donne adoranti – hanno preso a odiare le donne e a trattarle come si meritano. Altro discorso sentito spesse volte. Anche se la priorità apparente di un uomo è il lavoro, un uomo senza una donna non è nulla. Un luogo comune, un proverbio, un detto: Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Io credo che riassuma il rapporto naturale uomo donna. Non sono femminista (devo riconoscere al movimento Femminista il merito di enormi necessari imprescindibili passi avanti del genere femminile nella società, se non altro quello di aver scardinato significativamente gli schemi sociali – è quello che hanno proposto che non mi piace e non mi convince) – e detesto il padre padrone che si arroga, con la coercizione, dei compiti di comando coatto che sono un insulto alla creatività femminile. Gli uomini e le donne sono diversi, hanno prerogative, sogni, desideri e aspirazioni, doti e virtù, sensibilità diversi ma alla fine scopi comuni. Insomma, passano per strade differenti ma vanno nello stesso posto. E il fine e il bisogno è quello di formare una solida solidale e felice famiglia. Una donna nasce madre, dal primo secondo di vita ha già tutte le caratteristiche innate della propria natura. Un uomo resta bambino, fino a ottant’anni! Facciamo un esempio. Una mamma, per aiutare il figlioletto a fare una ricerca non gli scrive il compito fisicamente, magari gli mette sotto il naso il libro giusto, finge di cadere distrattamente sull’argomento e lo stimola a fare delle riflessioni costruttive, lo aiuta a superare l’impasse di un ostacolo linguistico, sorveglia che non sprechi il tempo andando fuori tema. Il bambino torna felice a casa mostrando orgoglioso il bel voto ricevuto: mai una madre si sognerebbe di strappar di mano il compito al figlio e spiegargli che il merito non è suo ma proprio!La mamma gioisce e gode della gioia del figlio e si mostra fiera di lui perché ne è fiera davvero! Questo è il rapporto sano Donna/Uomo.

giovedì, dicembre 01, 2005

Teorema

Mi giro intorno e vedo una folla di amiche, colleghe, conoscenti, donne perse fra lacrime unghie e ripicche dietro uomini mediocri che, per darsi un tono da macho fanno i bastardi assicurandosi un folto seguito di femmine. Così come in tenera età impariamo che è piangendo che otteniamo attenzione e nutrimento, così gli uomini hanno imparato che la fedeltà della donna si ottiene – in mancanza della certezza di possedere le doti per farlo in modo naturale - solo diventando il loro tormento in modo da toglier loro la capacità di sentire senza interferenze fuorvianti.
Io sono diversa. Non so per quale arcano motivo ma per fortuna non ambisco al maltrattamento spinto. Lo riterrei un grave oltraggio alla mia persona. Forse qualcuno potrà scambiare la mia femminescenza per presunzione ma un uomo per conquistarmi deve dignitosamente sopportare i miei eccessi di prove più o meno palesi. E la dignità non è meno importante della pazienza, anzi. E se non lo fa, peggio per lui. Non sono mica merce a buon mercato, perché mai dovrei correr dietro all’acquirente! Mi sento un bel negozio di lusso nel quale non si fanno mai i saldi. E se voglio, lo sconto lo faccio io! Io costo... ma vendo roba bella! ;)
Come TUTTE le DONNE! Se avessero la pazienza d'attendere l'estimatore giusto...
Solo con Corrado ho avuto una pazienza sovrumana - quasi angelica - che ha rischiato di farmi venire spesse volte un travaso di bile. Ero certa che ne valesse la pena perché avevo riconosciuto fra le sbarre delle prigioni che ci attanagliavano al momento, l’uomo perfetto per me. Sono stata lentamente perseverante senza mai costringermi a compiacere il suo ego. Solo volutamente, a scopo acquisitivo. E non nascondo di aver provato un sottile piacere nel prendermi gioco di questo bisogno maschile. Gratificazione indotta. Insomma, non se n’è mai accorto o comunque non ne ha mai avuto le prove dei miei cedimenti emotivi e questo lo disturbava non poco! Perché voi uomini non ci siete abituati alla donna (solo apparentemente) distrattamente impassibile e di solito scappate a gambe levate da siffatta femmina. Vi garba un monte quella che vi chiama, vi cerca, vi messaggia allorquando siete spariti dopo un coito ambulante, della cui gradevolezza ella non ha avuto nemmen modo di rendersi conto, troppo presa a far presa su di voi (invece di prendervi a sberle!), quella che vi fate vivi ogni tanto se fa cenno d’essersi stancata a rincorrervi o solo se ha allentato il passo, quella – insomma - che gratifica il vostro ego di maschio col complesso del pisello piccolo. Quella che non vede perché ha troppo fumo negl’occhi e quel che brucia è la propria autostima. Quella alle cui spalle potete fare di tutto perché non si volta mai, annichilita dall’insicurezza.
Donne – se scappano, lasciateli scappare – ma avete mai visto la Gioconda o I Girasoli scendere dalla cornice e rincorrere un visitatore che non si è soffermato abbastanza a guardarli per accorgersi che sono dei capolavori? Peggio per loro. Se sono sciocchi, ignoranti, vuoti o insensibili. Che vorreste mica un uomo così accanto? Ma secondo voi, un cuoco appassionato vorrebbe cucinare per un habitué del McDonalds? Che valore possono avere le perle per i porci? E allora, smettete di gettarvi nella loro merda! Siete preziose, creative, uniche, meravigliose. Fiori rari in attesa della mano che saprà cogliervi. Non fatevi strappare come foste erbaccia. E’ bene che davanti al quadro si fermi solo colui che è in grado di cogliere i dettagli e le sfumature, apprezzare lo spessore e la curvatura della pennellata, valutare l’atmosfera, interpretare il momento… gli altri sono solo perdita di tempo. Quelli che gettano un’occhiata frettolosa e passano senza quasi soffermarsi tranne che per sbirciare narcisisticamente il riflesso del proprio volto sulla cornice lucida, è bene che passino oltre e possibilmente trovino la pace del moscerino sul parabrezza, che prima o poi incontreranno nel loro svolazzare. Selezione naturale.
E se avete sempre fatto così… si può cambiare!
E se vi piace così, smettete di lagnarvi e di parlare male delle donne, please! :-)