martedì, agosto 19, 2008

Speriamo che sia femmina

Le domande più frequenti che ci fanno in questo periodo sono: ma si sa già se è maschio o femmina? Ovviamente è ancora presto e probabilmente lo potremo sapere solo alla prossima ecografia programmata (la prossima per la verità è una extra che ci facciamo la prossima settimana per conto nostro dal ginecologo-ecografo più famoso della provincia e forse uno dei migliori d’Italia, almeno così dicono – la parcella suggerisce comunque che sia molto richiesto, non è a buon mercato insomma… vedremo se è davvero un mago come dicono magari potrà già azzardare un’ipotesi!). Quella del secondo trimestre è stata programmata dalla ASL per il 1° di ottobre e lì si dovrebbe vedere bene. In ogni caso per quel periodo dovremmo avere i risultati dell’amniocentesi che non lasceranno dubbi.

L’altra domanda consueta è: ma cosa preferiresti, un maschio o una femmina?

Adesso, giuro che non me ne frega niente, mi va bene allo stesso modo maschio o femmina, mi sarebbero andati benissimo anche due gemelli; ciò che desidero fortemente con tutta me stessa (e lo stesso vale per il papà) è che sia sano e forte, niente altro.

Prima del concepimento però, ho intensamente sognato, desiderato, agognato, voluto, sospirato, anelato, bramato una bambina! Adesso ho quasi paura che sia così perché una figlia rappresenterà la sfida più grande e importante della mia vita, più appassionante e struggente. Spero di esserne all’altezza. Chi mi conosce sa il perché.

Si sa che poi la gente ama fare le previsioni: vecchie usanze popolari si basano sulla forma della pancia (ancora piccola per la verità), su improbabili calcoli legati alla luna e alla data dell’ultimo ciclo, all’aspetto del viso della mamma e chissà a cos’altro. Avrò ricevuto una trentina di pronostici e tutti concordi, nessuno escluso: femmina. Perfino in sogno me ne è stato dato uno!

Solo il papà e il cognato insistono sul maschio, ma per uno è la sua mania di fare il bastian contrario e per l’altro semplicemente una preferenza.

Beh, chiunque tu sia, io ti amo già!

giovedì, agosto 07, 2008

Undici più tre

Ieri. Un caldo allucinante, la pressione al minimo. Sala d'aspetto. La maleducazione della gente che mi esaspera. Aspetto. Nessuna idea di ciò che accadrà. Uso una cartellina come ventaglio. Sono insofferente. Finalmente mi chiamano; mi sdraio su un lettino, Corrado sta parlando con l'infermiera che gli chiede dei dati... dove sono nata, l'ultima mestruazione. Una donna di mezza età con il camice bianco mi spreme un gel freddo e trasparente sulla pancia e inizia a passarmi un apparecchio sul ventre. Su uno schermo gigante di fronte a me inizia a delinearsi un corpicino... ma quella è la testa vero? Oddio ma quelle sono le gambe, ma si muove... i piedini! Quelle sono le braccia, vero? Ma è vero? Corrado sta ancora parlando con l'infermiera. Topoooo!!! Guarda guarda! E scosso dai miei singhiozzi finalmente si mette a guardare lo schermo, ma non accanto a me, si mette alle spalle dell'ecografa. Signora bisogna che stia ferma. Ma sto singhiozzando non lo faccio apposta, cerco di calmarmi. Ma ho detto qualcosa che non va? No, è che sono emozionata. Non ne avrà forse mai viste di mamme emozionate questa qui? E intanto ci fa sentire il battito del cuore. Tumpspututunftunfpututunf! Sembra un cavallino al galoppo. Poi il mio cucciolo riappare nello schermo; sembra reagire al passaggio dell'attrezzo sulla pancia. Si muove su e giù, sgambetta, smanetta! Si vedono chiaramente gli arti, i gomiti e le ginocchia, i piedini e le manine. La testa enorme e delle macchie che devono essere gli occhi. Quell'esserino lì è dentro di me! Mioddio non riesco a crederci, è davvero nostro figlio? L'ecografa invita Corrado a sedersi vicino a me e a guardarlo nello schermo grande; ci mette un po' a trovare il coraggio di staccare gli occhi da uno schermo per fissarli nell'altro. Lo guardo un attimo in faccia, è bianco vitreo con gli occhi lucidi per l'emozione, visibilmente sudato. E' tutto a posto, è il commento secco dell'ecografa che stacca tutto lasciandoci lì, storditi. Mi ripulisco la pancia. Rispondendo a una domanda di Corrado ci informa che il nostro bimbo è quattro centimetri e mezzo dalla testa alla coda (coda?). Una susina, commento subito io. Come mi sarà venuto in mente? Beh, da ieri il nostro fagiolino è ufficialmente passato a susina!