Si parla di Amore. Il difficile bellissimo rapporto fra Uomo e Donna... Ma anche di altre forme di Amore: per la Vita, la Musica, l'Arte, di Sogni. Della Natura Femminile, della Luna e di Streghe.
mercoledì, agosto 30, 2006
Le salon du Prêt à Porter
martedì, agosto 29, 2006
A volte accadono...
E’ successo una ventina di giorni fa a Catania, la città di Agata. Una giovane madre che cade in coma, una piccola bambina che nasce prematuramente con l’aiuto dei medici… un miracolo.
Ieri. La madre si è risvegliata dal coma ed ha subito chiesto di lei, della sua piccola…
Un evento rarissimo dicono i medici, mai verificatosi in Italia.
venerdì, agosto 25, 2006
Rassegna stampa
MUSICA:AZIONE UNIVERSITARIA,BAGLIONI DEMAGOGICO SU IMMIGRATI(ANSA) - FIRENZE, 22 AGO - ''Al Baglioni demagogico nei panni della versione sfigata di Bob Geldof e Bono Vox, preferiamo un Beppe Grillo concreto e realista”. Lo dichiara Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione universitaria, movimento studentesco di Alleanza nazionale, commentando la quarta edizione di “O' Scià”, l'evento musicale dedicato all'immigrazione organizzato dal cantante romano sulle spiagge di Lampedusa. ''Il traffico delle carrette del mare - afferma Donzelli - è un dramma che deve essere disincentivato e fermato, non un fenomeno poetico da cantare. Il concerto dedicato all' immigrazione clandestina realizzato sulla spiaggia degli sbarchi potrebbe sembrare invece l'ennesimo invito ad attraversare il mare sulle carrette della disperazione ed è irresponsabile, pericoloso come le sirene di Ulisse”. ''Non capiamo - aggiunge Donzelli - se con questo evento, Baglioni voglia incentivare o disincentivare quella tratta di clandestini che non fa altro che provocare morte e riempire le casse della malavita. Troppo comodo riempirsi la bocca di bei versi e demagogia sciacallando su un dramma di tali dimensioni mentre si trascorrono le vacanze comodamente sdraiati sugli scogli a picco sul mare della propria villa - conclude Donzelli -. Questa volta apprezziamo molto di più Beppe Grillo che nel proprio blog ha avuto il coraggio di affrontare il tema dell'immigrazione con concreta lucidità e coraggio, senza voler cercare il consenso con facili sentimenti e bei versi''. (ANSA).
La risposta di Dalia Gaberscik, portavoce di Claudio (almeno dicono, io non la conosco):
MUSICA: PORTAVOCE BAGLIONI, AZ.UNIV. IGNORA NOSTRI OBIETTIVI(ANSA) - FIRENZE, 22 AGO - ''Sono sorpresa di constatare che, nonostante sia ormai giunta alla sua quarta edizione, gli obiettivi della manifestazione O'Scià risultino ancora sconosciuti ad Azione Universitarià'. È la replica della portavoce di Claudio Baglioni, Dalia Gaberscik, alle critiche mosse dal presidente di Azione Universitaria, Giovanni Donzelli, all' evento musicale organizzato dal cantante romano sulle spiagge di Lampedusa. ''La manifestazione - spiega Dalia Gaberscik - non è dedicata alla immigrazione bensì alla sensibilizzazione su questo dramma per il quale, a fianco di Claudio Baglioni, si sono impegnati oltre 60 artisti italiani. Una iniziativa che ha finora incontrato l'appoggio dei diversi governi nazionali e da quest'anno anche il riconoscimento della Unione Europea”. ''Sono comunque certa - conclude la portavoce di Baglioni - che se la manifestazione O'Scià riuscirà a risvegliare animi assopiti come quelli dell' Azione Universitaria, dopo aver saputo catalizzare l' attenzione di tutte le istituzioni italiane ed anche europee, ci sarà sicuramente più attenzione sul problema”.(ANSA).
Il duro commento di Bruno Siragusa, sindaco di Lampedusa:
MUSICA: SINDACO DI LAMPEDUSA, GRAZIE A BAGLIONI L'UE SI È ACCORTA DI NOI DURA REPLICA AL LEADER DI AZIONE UNIVERSITARIA CHE HA CRITICATO ''O'SCIÀ''Roma, 23 ago. (Adnkronos) - ''Prima di parlare -soprattutto di temi così delicati, complessi e importanti- sarebbe bene accertarsi che il cervello sia stato inserito e che sia collegato alla lingua. Accortezza che il Presidente nazionale di Azione Universitaria, Giovanni Donzelli, ha ritenuto di non avere, perdendo così un'ottima occasione per star zitto ed evitare a se stesso e al suo movimento una pessima figurà'. Usa parole durissime Bruno Siragusa, sindaco di Lampedusa, a proposito delle dichiarazioni polemiche del leader del movimento studentesco di Alleanza Nazionale nei confronti della quarta edizione di ''O'Scià'', il festival-laboratorio ideato e organizzato da Claudio Baglioni per sensibilizzare Istituzioni, mondo politico, media e opinione pubblica sull'emergenza immigrazione clandestina e sulla delicatissima situazione dell'isola di Lampedusa.''Le polemiche di Donzelli contro Baglioni e 'O'Scià' -spiega il primo cittadino di Lampedusa- sono stupide e del tutto fuori luogo. È il segno più evidente di come -malgrado gli sforzi delle istituzioni e della gente di Lampedusa e del nostro amico Baglioni- la situazione reale di quest'isola e il problema immigrazione clandestina continuino ad essere conosciuti poco e male. Il che non solo ci conferma nella convinzione che 'O'Scià' sia un'iniziativa sacrosanta e fondamentale per Lampedusa, ma ci spinge a pensare che di 'O'Scià' ce ne vorrebbe una alla settimana e non una all'anno! È anche grazie all'impegno di Baglioni -aggiunge Siragusa- che in questi quattro anni è riuscito a legare alla causa dell'isola praticamente tutti i più grandi nomi della musica italiana, che Lampedusa comincia ad avere l'attenzione che non ha mai avuto da istituzioni, mondo politico, media e opinione pubblica. Non solo: grazie a Baglioni anche le istituzioni europee si sono, finalmente, accorte di noi e il prossimo 13 settembre nell'emiciclo dell'Europarlamento di Bruxelles si terranno una conferenza stampa internazionale ed un concerto straordinario, proprio per sensibilizzare i parlamentari sul dramma immigrazione e sui potenziali rischi per l'assetto, lo sviluppo e gli equilibri della stessa Europa, ma anche sulla sempre più delicata situazione di Lampedusa, a proposito della quale ho chiesto personalmente al Presidente Frattini urgenti misure di defiscalizzazione”.''Altro che demagogia -prosegue il sindaco- Questi sono fatti. Fatti concreti. Concreti e importantissimi. Si tratta di un punto di partenza, certo. Ma, per tutti noi, è un punto di partenza fondamentale, non solo per cominciare a trovare soluzioni ad una piaga come l'immigrazione clandestina, ma per dare, finalmente, alla gente di Lampedusa l'attenzione e la dignità che merita e le risposte che attende da troppo, troppo tempo''.''Mi chiedo -conclude Siragusa- dov'era Donzelli in tutti questi anni e come i giovani di un movimento serio e da sempre attento alle questioni sociali come Azione Universitaria possano tollerare un Presidente che parla troppo e male di cose che non conosce affatto. Dato che di movimento studentesco si tratta, mi piacerebbe che Donzelli venisse a studiare a Lampedusa. Imparerebbe a conoscere la disperazione della gente che arriva qui e il disagio di quella che quivive da sempre; scoprirebbe cosa significa vivere tra l'incanto e l'inferno e, forse, tornando a casa saprebbe utilizzare meglio il silenzio e dare maggior valore alle parole”.
Poi come se non bastasse, ha pensato bene di metterci bocca anche La Russa, dicendo in parole povere che Baglioni dovrebbe pensare a cantare, che le mani in pasta in politica c’è già chi ce le mette. Non svegliate le coscienze, insomma!
IMMIGRAZIONE: LA RUSSA, BAGLIONI NON È OGGETTO DI POLEMICHEDONZELLI HA RAGIONE A CHIEDERE REALISMO, MA CANTANTE FA ALTRO(ANSA) - ROMA, 23 AGO - ''Sono sicuro che non possa essere Baglioni oggetto di polemiche inerenti l'emergenza immigrazione, ma chi ha il dovere di affrontare e risolvere tali problemi e, come nel caso di Lampedusa, tarda a farlo''. Lo afferma il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa, in merito alla polemica nata sul festival organizzato dal cantautore a Lampedusa.''Donzelli (il presidente nazionale di Azione Universitaria che ha innescato la polemica, ndr) ha ragione a chiedere realismo su un tema delicato come quello dell'immigrazione, ma non è questo che si può chiedere a un artista-poeta come Claudio Baglioni. A Baglioni - conclude La Russa - si può chiedere di darci emozioni, di sollevare questioni, di catturare l'attenzione con la sua arte; in questo è sicuramente tra i più bravi del mondo''.(ANSA).
Vi pare strano questo attacco da parte di una corrente politica nei confronti di un cantautore come Claudio Baglioni che non ha mai voluto accettare la camicia nera (ma nemmeno quella rossa, sia chiaro!) nonostante abbiano tentato più e più volte di infilargliela? Ecco finalmente la risposta di Claudio Baglioni, autografa, presa direttamente dal suo sito.
CLAUDIO BAGLIONI
Rassegna Stampa del 24/08/2006 13:06
IL CASO
Baglioni replica al «Secolo»: la tre giorni di musica a Lampedusa è un modo per sensibilizzare la politica La polemica, come il sale, dà sapore. Ma un piatto di solo sale sarebbe immangiabile. In politica, però, sempre più spesso accade. Tempo prezioso si spreca a battibeccare. Mentre il cronometro della storia corre avanti. E i problemi si fanno ingovernabili. L'immigrazione clandestina è uno di questi. Un dramma per i Continenti della disperazione, i cui figli, cercando un senso alla parola «futuro», a rischio della vita, approdano sulle coste dell'occidente ricco. Un dramma per noi. Se non saremo capaci di politiche illuminate, dovremo affrontare gli squilibri e le tensioni, creati da una insostenibile pressione migratoria. Un dramma, dunque, non solo africano. E che richiede una risposta europea.Non sono un politico, non sono un economista, non sono uomo di governo. Sono un musicista. Non spetta a me individuare certe soluzioni. Non ne ho gli strumenti, né il ruolo. Quello che posso fare - e faccio - è sollecitare una riflessione, sottolineare un'urgenza, richiamare a una assunzione di responsabilità.Per questo, da quattro anni organizzo una manifestazione che si chiama «O-scià». Tre serate, gratuite e aperte a tutti, di musica dal vivo sulla spiaggia della Guitgia a Lampedusa. L'obiettivo è semplice e non accetta censure: invitare Istituzioni, forze politiche, media e opinione pubblica a non trascurare l'emergenza immigrazione clandestina e a unire intelligenze ed energie per individuare ipotesi di soluzione. Non rappresento, non sponsorizzo, né propongo alcuna linea o visione politica. Conosco il disagio di chi vive e il dolore di chi approda a Lampedusa e, in nome di quel disagio e di quel dolore, chiedo: cosa si può fare? Un primo risultato è stato ottenuto. Il 13 settembre prossimo, a Bruxelles, si terrà una conferenza stampa internazionale su questo tema e un concerto, nell'emiciclo dell'Europarlamento, per sollecitare le Istituzioni europee a non considerare l'immigrazione clandestina un male necessario e inevitabile.Lo faccio senza la protezione di alcuna sigla, senza sventolare alcuna bandiera, semplicemente in nome del bisogno che questa nostra umanità ha di darsi più umanità. Mi permetto di sfruttare la visibilità che la mia condizione privilegiata mi concede per chiedere alla politica di fare ciò per cui è nata: affrontare e, possibilmente, risolvere i problemi e concorrere a costruire un mondo migliore. Lo so: l'indipendenza, almeno in politica, non paga. Non c'è scandalo nemmeno in questo. Non ho mai avuto tessere e non ho mai sbandierato fedi. Ho scontentato tutti e mi sono esposto agli attacchi di tutti. La mia «maglietta fina» è stata nera, rossa, bianca e verde a seconda della convenienza di chi mi giudicava. Fa parte del gioco. Va bene così, anche perché il persistere di certe valutazioni dimostra che non ho mai abdicato alla mia coerenza e alla mia libertà di pensiero.In questa vicenda sto dalla parte dei dimenticati. I lampedusani: da sempre italiani di serie B, dei quali ci ricordiamo solo durante la dolorosa stagione degli sbarchi. E il popolo, senza passato e senza futuro, delle carrette del mare. Mi piacerebbe davvero che, di fronte a un dramma di questa portata, ci scoprissimo capaci di mettere da parte le divisioni e capaci di unire sforzi, intelligenze, energie per approdare a soluzioni per una prospettiva migliore. Per il futuro di chi c'è e per quello di chi arriva. Magari costruendo un mondo nel quale per sopravvivere non si sia costretti ad abbandonare la propria terra. E, soprattutto, mi piacerebbe che, almeno una volta, dimostrassimo che, quando il dito indica la Luna, non siamo tra quelli che si perdono a guardare il dito.
di CLAUDIO BAGLIONI
domenica, agosto 20, 2006
I maschi evoluti...
In questi giorni di vacanza a casa capita di scanalare svogliatamente da un programma noioso a uno disutile. Non guardo molta tv, in genere l’accendo solo quando so che c’è qualcosa che m’interessa. Venerdì sera sono capitata su di un documentario ormai già la fine ma ho fatto in tempo a rimanere colpita dall’argomento. Stavano filmando una tribù di una popolazione ancora allo stato primitivo, al punto che non hanno ancora scoperto come fare il fuoco e ne custodiscono uno sempre acceso preso da un incendio provocato spontaneamente in natura. Non hanno vestiti, né gonnellini o perizoma… viaggiano a pisello e ciocce al vento tutto il giorno, cacciano e mangiano solo ciò di cui hanno bisogno. Francamente non pensavo che esistessero ancora gli uomini primitivi. Ma la cosa che mi ha veramente colpito è che ridono a giornate intere, si sganasciano per un nonnulla. Sono sempre sorridenti, non fanno mai una guerra, non sanno cosa sia una lotta, non si azzuffano mai per nessun motivo. Nessuna competizione, solo ruoli prestabiliti e mai confutati e… udite udite, presi come un dovere non come un privilegio. Era evidente che non fossero molto intelligenti, sono veramente poco più che delle scimmie… ma infondo anche noi. Sono millenni che vanno avanti senza rinnovare i loro geni e si mescolano continuamente fra loro. Ma perché noi Homo Sapiens, il massimo dell’evoluzione della specie, invece facciamo sempre la guerra? Io ho un sospetto… che sia colpa del pisello coperto? Da quando c’abbiamo messo la foglia di fico davanti fino ad arrivare al boxer in microfibra di Dolce & Gabbana, non abbiamo fatto un’opera di igiene o di pudore come vogliamo far credere ma di dissimulazione! La competizione e la lotta iniziano sempre da lì, dalla paura che l’altro ce l’abbia più grosso! Ecco perché ve lo impacchettate ed avete confezionato una società a misura di maschio!
Spero che a Lampedusa ci siano spiagge per nudisti, voglio provare a vedere se riesco a combattere contro l’educazione ricevuta. Poi vi racconto come è andata!venerdì, agosto 18, 2006
Si parte!
Casualità in quel periodo si svolge anche una manifestazione simpatica a Lampedusa, una sorta di festival organizzato da un certo Baglioni… è alla quarta edizione O’Scià! La prima non lo sapevo nemmeno, la seconda non avrei potuto per motivi di lavoro, la terza non poteva Corrado e questa non me la sarei persa a costo di uccidere! :)
E’ una settimana che mi do da fare come una pazza per trovare il volo e l’alloggio (non ci sono più collegamenti aerei da Palermo a Lampedusa a pagarli oro) per poi scoprire, solo ieri, che un’agenzia di viaggi che conosco non solo è specializzata in Lampedusa, ma vende addirittura i pacchetti O’Scià!!! Con tanto di foto di Claudio nel fascicolo! Roba di un kitch allucinante ma rassicurante al momento che ti siedi speranzosa al desk… se non ti sistemano loro tanto vale arrendersi!Intanto fra due settimane si torna a Parigi. Per lavoro questa volta. Parto il 31 agosto e ritorno il 4 settembre. Se qualcuno vuole prendere in affido Corrado per questi giorni, questi sono i requisiti: se è una donna non può avere più della prima di reggiseno oppure deve avere non meno di 50 anni, meglio se bruttina e possibilmente una brava cuoca. Se maschio va bene qualsiasi cosa basta che non sia un puttaniere e me lo porti in giro a donnacce. Presentare domanda entro e non oltre il 25 agosto.
mercoledì, agosto 09, 2006
La cucina delle streghe
Come sospettavo si è trattato solo di una cena con un tema a pretesto per ... non so per cosa, ma le streghe c'entravano proprio poco. Non ho trovato un'informazione reale, una domanda pertinente. Superstizione ed informazioni approssimative tanto per riempire i vuoti. Pretesto per incontri mondani, pubblicità per estetiste, produttori di funghi e palestre. C'era il prefetto, la vicesindaco, un giornalista della Rai e il direttore de La Nazione al tavolo dei non paganti.
Spero solo che serva a Corrado per il suo lavoro.
mercoledì, agosto 02, 2006
Quante emozioni!
Al termine dell’incontro, siamo andati in Darsena per cenare. Ci stava proprio bene! Pesce, vinello fresco, due chiacchiere occhi negli occhi col vento che viene dal mare. Mi sono sentita ricaricata e appagata. Tanto che, anche se Claudio aveva confermato la sua presenza in serata al Festival Gaber, ho accolto la richiesta di Corrado di rientrare a casa senza farmene un problema. Anche se, devo ammettere che quando ho saputo che Claudio, non solo era presente alla manifestazione ma ha anche cantato 4 canzoni, fra cui Patapan, che canta solo in occasioni particolari e comunque non è mai in scaletta in un tour… un po’ ho rosicato.
La domenica l’abbiamo passata interamente dedicandola alla messa in opera del dvd a 8 mani, anzi… a 4 cervelli e due mani (quelle di Corrado)… fino alle 4 di notte! Ma ne è valsa la pena perché l’indomani, fra la macedonia e il taglio della torta, quando ho preso in mano il microfono ed ho invitato gli sposi ad accomodarsi davanti allo schermo del cinema improvvisato è stato un crescendo di emozioni infinito. Il filmato ha riscosso un successo enorme, al di là delle aspettative. Avevamo coinvolto un po’ tutti, in gran segreto, per raccogliere una quantità sufficiente di fotografie degli sposi, dall’infanzia, all’adolescenza, alle vacanze con gli amici e ai momenti insieme. Le musiche giuste, gli accostamenti giusti, le giuste battute. Erano tutti piegati in due con le lacrime agli occhi, dal ridere ma anche dalla commozione. Perché con delle belle risate apri il cuore e se alla fine ci metti un bel tocco di romanticismo le emozioni esplodono… credo che sarà un bellissimo ricordo per gli sposi, da aggiungere ai tanti bei momenti di quella giornata. Non credo sia stato solo il contenuto del filmato a farli così tanto felici, sono due giorni che ci ringraziano continuamente… ma soprattutto il rendersi conto di avere degli amici che ci tengono così tanto alla loro felicità da metterci così tanto impegno nel realizzare e non soltanto pensare, qualcosa per loro. Peccato che gli amici dello sposo non siano stati altrettanto creativi e non abbiano avuto niente di meglio da fare per scherzare, che buttare la sposa in piscina a festa appena iniziata. E’ sceso immediatamente il gelo fra gli ospiti. La mia principessa è stata in un attimo privata del privilegio di ogni sposa, di essere la più bella del mondo per un giorno. L’avrei preso a calci nei denti, quel cretino! Non è uno scherzo quello, la sposa non si tocca! Tutta bagnata, il vestito che le si sfilava di dosso da quant’era diventato pesante, il trucco sciolto in due rivoli neri sulle guance e i capelli bagnati… è divertente? E’ il giorno più bello della tua vita quello, non torna più! E vorresti non finisse mai. Per fortuna ha fatto buon viso a cattivo gioco e si è impedita di affliggersi. Era troppo felice per quella fede al dito e per l’amore tutto intorno a lei… la mia topa, si è sposata!