Distrutta, sfinita, a pezzi! Ci siamo fatti il totale di circa 5.000 Km in treno in 4 settimane! Basta, mi dondola tutto! Mi sento la testa vuota come quando sono sbronza, solo che non sono sbronza!
Ho deciso. A casa! Almeno il prossimo fine settimana sto a casa. Mi trasferisco da Corrado, da venerdì sera a lunedì mattina!
Magari, eh?! Non ci crede nessuno che non mi verrà in mente di andare da qualche parte! Mh… ad esser sinceri, nemmeno io! :)
Viaggiare. A volte mi domando se è una passione o un’ossessione. Sono curiosa di vedere cose nuove, assaporare sensazioni sconosciute, catturare scorci di vita, sperimentare angoli con visuali diverse. Ogni viaggio, che porti più o meno lontano, per molto o poco tempo, ti lascia sempre qualcosa ed ha sempre un perché. Ti porta sempre delle risposte, allarga gli orizzonti e a volte sfrangia i dettagli inutili ovvero chiude a cerchio delle linee che non hanno più strada, esplodendo come una bolla di sapone. E come l’acqua e sapone che torna ad esser acqua e sapone, le emozioni ritornano ad essere semplici emozioni pronte ad esser investite e rivestite di nuove spinte verso nuove vie. Energia che torna allo stato originario, pronta a tornare in circolo. Mi domando se mai avrò posa e forse mi spaventa e spaventa chi mi circonda ma poi mi guardo allo specchio e vedo che io sono questa, mai uguale, sempre diversa, in continua evoluzione e proprio per questo sempre la stessa. E proprio per questo mi ama chi mi ama e mi detesta chi non mi comprende. Viaggiare, si può anche senza muoversi. Col pensiero, con un libro, con una canzone, un ricordo, un odore, un’espressione colta nel volto di un estraneo, di un bambino. Non riesco a fermarmi. Proprio non ci riesco. La notte sogno, sempre molto. Ma stò viaggiando o forse fuggendo?
Fuggire dalla mediocrità, dalle gabbie e dagli schemi, alla ricerca dell’essenza delle cose, della purezza delle emozioni e dei sentimenti. Alla ricerca di luoghi magici e rigeneranti. Senza mai fermarsi per non dare il tempo agli schemi chi chiudersi intorno. Come passare una cimosa sulla lavagna e scrivere di nuovo e cancellare ancora impegnandosi a dimenticare di saper scrivere.
Alla ricerca di un equilibrio. Credo fortemente che per vivere non si debba ne’ isolarsi all’interno di una nicchia di simili e quindi preservarsi all’interno di una élite ne’ arrendersi agli schemi sociali e cedere all’ipocrisia della vita che rincorre l’apparire. Nessuna delle due cose ti arricchisce ne’ ti preserva dall’infelicità. La sfida è vivere con i propri valori, in continua ricerca di sé stessi, sfruttando l’onda provocata dal dolore della convivenza col mondo contingente per cercare di tirarsi sempre sopra il pelo dell’acqua. E’ faticoso ma questa è la vita. A volte piove anche in mare e sembra poca la differenza fra stare sotto o stare sopra. Ma prova a respirare, sotto! L’anima è aria, respiro divino. Pneuma. L’anima soffoca se manca la libertà di respirare.
Viaggiare sì, ma anche saper fermarsi e trovare il coraggio di ripartire. Riuscire a sentire il momento giusto per ogni cosa e questo speciale senso si atrofizza vivendo in modo arrendevole.
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