venerdì, settembre 07, 2007

Si muove come il mare fra l'Africa e la Spagna...


Ieri sera era in concerto a Quarrata. Si, a Quarrata. Uno si domanda, ma come mai si esibisce in un paesino della provincia, che sia così di nicchia, abbia così poco seguito da dover accontentarsi delle piccole piazze?

A parte il fatto che la provincia di Pistoia sta diventando culturalmente sempre più importante, soprattutto per la musica (vedi il Pistoia Blues Festival e il MoonTale Festival a Montale) ma io non sapevo che (lo ha raccontato lo stesso Vecchioni ieri sera) che Roberto Vecchioni si è esibito per la prima volta nella sua carriera, 37 anni fa proprio a Quarrata ed è quindi molto legato alla cittadina.

E’ stato il più bel concerto di Vecchioni che abbia mai visto, anche se sono dovuta star seduta per terra e l’ho visto fra le sbarre delle transenne mentre le due altre volte che sono stata ad una sua esibizione ero comodamente seduta su di una poltrona di teatro.

Devo dire che scrive delle canzoni così belle, piene di emozioni, di suggestioni, di poesia… che riesce quasi a farsi perdonare quel suo stravagante modo di accaparrarsi la simpatia del pubblico con chiacchiere quasi banali e un po’ populiste, che uno si domanda… ma davvero le scrive lui quelle poesie? Ma gli artisti sono così, altrimenti non sarebbero artisti; sono pieni di contraddizioni, di idee strampalate, hanno finestre sul mondo aperte nei luoghi più impensati.

Ha attaccato con Vaudeville, cantando dietro il palcoscenico ed è entrato in scena con La mia ragazza. Una lirica di una tenerezza sempre nuova.

In ordine sparso ha cantato Samarcanda, Tommy, La bellezza, Celia De La Serna, Vincent, Canzone per Sergio, Voglio una donna, Le mie ragazze, Milady, Le lettere d'amore, El bandolero stanco, Velasquez, Viola d'inverno, Sogna ragazzo sogna, Figlia, Luci a San Siro.

Nessun commento: