lunedì, febbraio 27, 2006

Helga la Variaga

Tempo fa avevo scoperto di avere anch’io un onomastico. L’11 luglio, che è poi anche (casualmente?) una data che per me significa molto. Rappresenta il punto di svolta, il momento primo che ha dato il via assoluto ad una serie di eventi che hanno cambiato la mia vita e mi ha reso la donna che sono oggi. Helga non solo è santa, ma Helga significa santa. (Ellosapevo io!) Una sola, ci sono decine di santi e sante con lo stesso nome in decine di lingue diverse, ma una sola Helga (quindi non ci sperate, non ho ambizioni di esser la seconda!). Poi riconosciuta come Olga perché sposò il principe di Kiev e quindi il suo nome fu tradotto. Pare fosse una semplice popolana di etnia variaga, figlia di un mercante ma talmente bella che il principe Igor la volle. Uno storico ha perfino scritto un libro su di lei (Aldo C. Maturano – Olga la Russa); ne ho trovati alcuni stralci on-line e pare davvero interessante.

[…] Il suo nome è certamente la lettura slava del nome scandinavo Helga (femminile di Helgi, che significa poi consacrato a qualche dio) e tale fatto ci costringe a credere che Olga fosse nata in ambiente variago, proprio perché, secondo gli usi del tempo, nessuno slavo avrebbe dato un nome non slavo alla sua bimba […] Secondo la tradizione locale, suo padre da buon variago, non appena avuta notizia della sua nascita, corse subito a ringraziare Bereginja (ossia la Madre Terra) del dono ricevuto, seppellendo vicino ad un albero ai margini del bosco la sua offerta di pane e birra[…] Parve anche evidente negli anni successivi che una vila (ninfa del bosco che, secondo la tradizione, nuda e bellissima abitava fra gli alberi agli angoli dei sentieri del bosco e seduceva i viandanti, giacendosi con loro piacevolmente) era lì presente, perché prese Helga sotto la sua protezione e la fece crescere sana e soprattutto bellissima tanto che la fama della sua bellezza si propagò per tutte le terre di Pskov fino a giungere a Novgorod, come ci dicono appunto le cronache che la chiamano per questo in russo antico prekràsa, ossia la bellissima. […]


Credo che prima o poi riuscirò a trovare questo libro e lo leggerò con molta curiosità ed ho la sensazione che ci troverò anche qualche messaggio.

2 commenti:

IlMode ha detto...

O Helga, nifa della rete, illuminami con la tua algida bellezza. Come hai fatto le ricerche per il tuo nome? Segna la rotta a questo viaggiatore senza mappa. ; )))

Helga ha detto...

Meglio algida che motta! ;)
Mi vien difficile pensare ad un S.Mirko... potresti ipotizzare di divenire il primo! :)
Come ho fatto?! Conosci quel mondo virtuale chiamato internet e quel motore di ricerca chiamato Google?! ;)
A parte gli scherzi, effettivamente non tutti hanno il dono della zerozerosettitudine. Io le notizie più interessanti sulla mia Santa le ho trovate su santibeati.it! :)