sabato, ottobre 29, 2005

A trentatrè anni ho capito che...

... la maggior parte della gente ha paura a stare da sola e s'accoppia a caso. Ci son quelli a cui va bene tutto, basta poter ricalcare tranquillamente e senza pretese la vita che la società ha programmato. Quelli a cui non va bene tutto invece, chiudendo gli occhi della mente sovrappongono, all'altra persona una persona ideale e poi pian piano si abituano. A volte le cose che non piacciono sono talmente evidenti che pur di non vederle si autoaccusano di peccare di superficialità. Anche io sono stata educata dalla società, anche io ho avuto paura a stare da sola, anche io ho fatto finta di non vedere. Ringrazio chi ha messo dentro di me questo mio terribile infaticabile implacabile carattere per cui non posso, non ce la faccio a tenere la testa sotto. Ringrazio mia madre che, seppur essendo stata il maggiore strumento di quella società omologatrice mi ha trasmesso la tenacia, l'orgoglio dell'autosufficienza, la devozione ai propri ideali; ringraziol'angelo che ha messo sulla mia strada Alessandra. Per diversi motivi. Con il suo aiuto, più o meno consapevole, ho scardinato diversi schemi e cliché. La fiducia e stima nel sesso femminile, la sorellanza. Mi ha insegnato che non ci si deve vergognare della propria capacità di sedurre per paura di apparire sciocche e superficiali ma anzi, dobbiamo andare fiere del nostro potere: il nostro cervello si giudica a parte! Mi ha spinta a vivere a pieno la mia femminilità!Con la sua fragilità e le sue ansie mi ha insegnato che sono in grado di donare. Con la sua amicizia e presenza, che sono capace di ricevere. Con la sua comprensione e appoggio, che ho il diritto ad essere imperfetta e non per questo indegna di amore. Sembrano sciocchezze, soprattutto agli uomini. Perchè la loro educazione condiziona in altri modi. Lo stesso angelo deve aver messo sulla mia strada anche Sonia, che mi ha insegnato che si vive benissimo anche senza un uomo, anche se vorrei tanto che lo stesso angelo le mettesse sulla strada la persona giusta per lei. Con lei ho vissuto la libertà ed ho scoperto che non c'è niente di male in questo. Libertà di scegliere dove passare una serata secondo l'istinto e la voglia del momento e non seguendo una logica femminile condizionata, libertà di mettersi una gonna e un bel paio di tacchi in barba al giudizio e all'invidia delle altre donne. Libertà di mettersi anche in pantaloni se non ti senti più a tuo agio perchè magari hai messo su qualche chilo, senza per questo essere giudicate e criticate. Libertà di esser se stessi, alla faccia di chi ci vorrebbe diversi!
E' merito delle mie tre migliori amiche se sono quella che sono e non quella che credevo di dover essere... ed anche mio. Viva le donne!
Tutto questo discorso per arrivare dove? Che c'entra con la premessa? C'entra... eccome se c'entra! Perchè ho dovuto lavorare molto su me stessa prima di poter esser pronta a questo amore!

2 commenti:

IlMode ha detto...

La tua femminilità viene incredibilmente fuori da queste pagine e dalle poche foto che ho visto di te. E' una specie di complimento quello che sto cercando di farti, perchè la trovo una cosa molto bella. Condivido in pieno quello che dici all'inizio. Le persone spesso non sanno nemmeno cosa vogliono e sono altrettanto convinto che le persone che incontriamo siano in qualche modo decisive per il nostro cammino. A volte penso che molti non riescano ad uscire da un bicchiere senz'acqua solo perchè non hanno al loro fianco le persone giuste. E quindi non capiscono quanto sia importante il lavoro su se stessi, come tu giustamente e saggiamente hai capito. Per quel che può valere, da qui, io vedo una persona splendida che sicuramente ha qualcosa da dire o, meglio ancora, da trasmettere.
Ciao Helga. ; )

Helga ha detto...

Beh, questa specie di complimento, come lo chiami tu, è stato molto gradito. Ho trovato ancora più bello quello che mi hai detto alla fine... trasmettere... Credo sia il dono più bello che si possa fare quello di riuscire a trasmettere, donare una parte di sè.
Notte...