domenica, agosto 20, 2006

I maschi evoluti...

In questi giorni di vacanza a casa capita di scanalare svogliatamente da un programma noioso a uno disutile. Non guardo molta tv, in genere l’accendo solo quando so che c’è qualcosa che m’interessa. Venerdì sera sono capitata su di un documentario ormai già la fine ma ho fatto in tempo a rimanere colpita dall’argomento. Stavano filmando una tribù di una popolazione ancora allo stato primitivo, al punto che non hanno ancora scoperto come fare il fuoco e ne custodiscono uno sempre acceso preso da un incendio provocato spontaneamente in natura. Non hanno vestiti, né gonnellini o perizoma… viaggiano a pisello e ciocce al vento tutto il giorno, cacciano e mangiano solo ciò di cui hanno bisogno. Francamente non pensavo che esistessero ancora gli uomini primitivi. Ma la cosa che mi ha veramente colpito è che ridono a giornate intere, si sganasciano per un nonnulla. Sono sempre sorridenti, non fanno mai una guerra, non sanno cosa sia una lotta, non si azzuffano mai per nessun motivo. Nessuna competizione, solo ruoli prestabiliti e mai confutati e… udite udite, presi come un dovere non come un privilegio. Era evidente che non fossero molto intelligenti, sono veramente poco più che delle scimmie… ma infondo anche noi. Sono millenni che vanno avanti senza rinnovare i loro geni e si mescolano continuamente fra loro. Ma perché noi Homo Sapiens, il massimo dell’evoluzione della specie, invece facciamo sempre la guerra? Io ho un sospetto… che sia colpa del pisello coperto? Da quando c’abbiamo messo la foglia di fico davanti fino ad arrivare al boxer in microfibra di Dolce & Gabbana, non abbiamo fatto un’opera di igiene o di pudore come vogliamo far credere ma di dissimulazione! La competizione e la lotta iniziano sempre da lì, dalla paura che l’altro ce l’abbia più grosso! Ecco perché ve lo impacchettate ed avete confezionato una società a misura di maschio!

Spero che a Lampedusa ci siano spiagge per nudisti, voglio provare a vedere se riesco a combattere contro l’educazione ricevuta. Poi vi racconto come è andata!

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