venerdì, agosto 25, 2006

Rassegna stampa

In questi giorni le polemiche su O’Scià si sprecano, segno evidente che Claudio… ha colto nel segno! Sono sempre più innamorata di Claudio Baglioni, che si dimostra sempre coerente e coraggioso. La storia mi darà ragione, se non i miei figli… ma i miei nipoti certamente, lo studieranno sui libri di scuola! Ha dato a tutti quanti noi italiani, più di quanto siamo disposti ad ammettere. Un poeta di profondi pensieri, che smuoverà le coscienze e riuscirà almeno in parte a riequilibrare i nostri punti di vista rispetto a molte cose. Ci siamo dimenticati di essere uomini prima che proprietari, consumatori, utenti, dipendenti. Ed è cosciente che la sua è una condizione privilegiata e lo dice spesso. Se non avesse avuto il successo che ha, i soldi e la libertà che dà tutto questo in questo mondo, avrebbe dovuto occuparsi dei propri piccoli drammi quotidiani, come tutti noi. È proprio per questo, proprio perché può… lo fa. Potrebbe fregarsene. Siccome io potrei essere di parte e quindi poco attendibile, per chi è interessato, qui di seguito riporto fedelmente (poi ogniuno trarrà le proprie conclusioni) la polemica innescata da Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione Universitaria:

MUSICA:AZIONE UNIVERSITARIA,BAGLIONI DEMAGOGICO SU IMMIGRATI(ANSA) - FIRENZE, 22 AGO - ''Al Baglioni demagogico nei panni della versione sfigata di Bob Geldof e Bono Vox, preferiamo un Beppe Grillo concreto e realista”. Lo dichiara Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione universitaria, movimento studentesco di Alleanza nazionale, commentando la quarta edizione di “O' Scià”, l'evento musicale dedicato all'immigrazione organizzato dal cantante romano sulle spiagge di Lampedusa. ''Il traffico delle carrette del mare - afferma Donzelli - è un dramma che deve essere disincentivato e fermato, non un fenomeno poetico da cantare. Il concerto dedicato all' immigrazione clandestina realizzato sulla spiaggia degli sbarchi potrebbe sembrare invece l'ennesimo invito ad attraversare il mare sulle carrette della disperazione ed è irresponsabile, pericoloso come le sirene di Ulisse”. ''Non capiamo - aggiunge Donzelli - se con questo evento, Baglioni voglia incentivare o disincentivare quella tratta di clandestini che non fa altro che provocare morte e riempire le casse della malavita. Troppo comodo riempirsi la bocca di bei versi e demagogia sciacallando su un dramma di tali dimensioni mentre si trascorrono le vacanze comodamente sdraiati sugli scogli a picco sul mare della propria villa - conclude Donzelli -. Questa volta apprezziamo molto di più Beppe Grillo che nel proprio blog ha avuto il coraggio di affrontare il tema dell'immigrazione con concreta lucidità e coraggio, senza voler cercare il consenso con facili sentimenti e bei versi''. (ANSA).

La risposta di Dalia Gaberscik, portavoce di Claudio (almeno dicono, io non la conosco):

MUSICA: PORTAVOCE BAGLIONI, AZ.UNIV. IGNORA NOSTRI OBIETTIVI(ANSA) - FIRENZE, 22 AGO - ''Sono sorpresa di constatare che, nonostante sia ormai giunta alla sua quarta edizione, gli obiettivi della manifestazione O'Scià risultino ancora sconosciuti ad Azione Universitarià'. È la replica della portavoce di Claudio Baglioni, Dalia Gaberscik, alle critiche mosse dal presidente di Azione Universitaria, Giovanni Donzelli, all' evento musicale organizzato dal cantante romano sulle spiagge di Lampedusa. ''La manifestazione - spiega Dalia Gaberscik - non è dedicata alla immigrazione bensì alla sensibilizzazione su questo dramma per il quale, a fianco di Claudio Baglioni, si sono impegnati oltre 60 artisti italiani. Una iniziativa che ha finora incontrato l'appoggio dei diversi governi nazionali e da quest'anno anche il riconoscimento della Unione Europea”. ''Sono comunque certa - conclude la portavoce di Baglioni - che se la manifestazione O'Scià riuscirà a risvegliare animi assopiti come quelli dell' Azione Universitaria, dopo aver saputo catalizzare l' attenzione di tutte le istituzioni italiane ed anche europee, ci sarà sicuramente più attenzione sul problema”.(ANSA).

Il duro commento di Bruno Siragusa, sindaco di Lampedusa:

MUSICA: SINDACO DI LAMPEDUSA, GRAZIE A BAGLIONI L'UE SI È ACCORTA DI NOI DURA REPLICA AL LEADER DI AZIONE UNIVERSITARIA CHE HA CRITICATO ''O'SCIÀ''Roma, 23 ago. (Adnkronos) - ''Prima di parlare -soprattutto di temi così delicati, complessi e importanti- sarebbe bene accertarsi che il cervello sia stato inserito e che sia collegato alla lingua. Accortezza che il Presidente nazionale di Azione Universitaria, Giovanni Donzelli, ha ritenuto di non avere, perdendo così un'ottima occasione per star zitto ed evitare a se stesso e al suo movimento una pessima figurà'. Usa parole durissime Bruno Siragusa, sindaco di Lampedusa, a proposito delle dichiarazioni polemiche del leader del movimento studentesco di Alleanza Nazionale nei confronti della quarta edizione di ''O'Scià'', il festival-laboratorio ideato e organizzato da Claudio Baglioni per sensibilizzare Istituzioni, mondo politico, media e opinione pubblica sull'emergenza immigrazione clandestina e sulla delicatissima situazione dell'isola di Lampedusa.''Le polemiche di Donzelli contro Baglioni e 'O'Scià' -spiega il primo cittadino di Lampedusa- sono stupide e del tutto fuori luogo. È il segno più evidente di come -malgrado gli sforzi delle istituzioni e della gente di Lampedusa e del nostro amico Baglioni- la situazione reale di quest'isola e il problema immigrazione clandestina continuino ad essere conosciuti poco e male. Il che non solo ci conferma nella convinzione che 'O'Scià' sia un'iniziativa sacrosanta e fondamentale per Lampedusa, ma ci spinge a pensare che di 'O'Scià' ce ne vorrebbe una alla settimana e non una all'anno! È anche grazie all'impegno di Baglioni -aggiunge Siragusa- che in questi quattro anni è riuscito a legare alla causa dell'isola praticamente tutti i più grandi nomi della musica italiana, che Lampedusa comincia ad avere l'attenzione che non ha mai avuto da istituzioni, mondo politico, media e opinione pubblica. Non solo: grazie a Baglioni anche le istituzioni europee si sono, finalmente, accorte di noi e il prossimo 13 settembre nell'emiciclo dell'Europarlamento di Bruxelles si terranno una conferenza stampa internazionale ed un concerto straordinario, proprio per sensibilizzare i parlamentari sul dramma immigrazione e sui potenziali rischi per l'assetto, lo sviluppo e gli equilibri della stessa Europa, ma anche sulla sempre più delicata situazione di Lampedusa, a proposito della quale ho chiesto personalmente al Presidente Frattini urgenti misure di defiscalizzazione”.''Altro che demagogia -prosegue il sindaco- Questi sono fatti. Fatti concreti. Concreti e importantissimi. Si tratta di un punto di partenza, certo. Ma, per tutti noi, è un punto di partenza fondamentale, non solo per cominciare a trovare soluzioni ad una piaga come l'immigrazione clandestina, ma per dare, finalmente, alla gente di Lampedusa l'attenzione e la dignità che merita e le risposte che attende da troppo, troppo tempo''.''Mi chiedo -conclude Siragusa- dov'era Donzelli in tutti questi anni e come i giovani di un movimento serio e da sempre attento alle questioni sociali come Azione Universitaria possano tollerare un Presidente che parla troppo e male di cose che non conosce affatto. Dato che di movimento studentesco si tratta, mi piacerebbe che Donzelli venisse a studiare a Lampedusa. Imparerebbe a conoscere la disperazione della gente che arriva qui e il disagio di quella che quivive da sempre; scoprirebbe cosa significa vivere tra l'incanto e l'inferno e, forse, tornando a casa saprebbe utilizzare meglio il silenzio e dare maggior valore alle parole”.

Poi come se non bastasse, ha pensato bene di metterci bocca anche La Russa, dicendo in parole povere che Baglioni dovrebbe pensare a cantare, che le mani in pasta in politica c’è già chi ce le mette. Non svegliate le coscienze, insomma!

IMMIGRAZIONE: LA RUSSA, BAGLIONI NON È OGGETTO DI POLEMICHEDONZELLI HA RAGIONE A CHIEDERE REALISMO, MA CANTANTE FA ALTRO(ANSA) - ROMA, 23 AGO - ''Sono sicuro che non possa essere Baglioni oggetto di polemiche inerenti l'emergenza immigrazione, ma chi ha il dovere di affrontare e risolvere tali problemi e, come nel caso di Lampedusa, tarda a farlo''. Lo afferma il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa, in merito alla polemica nata sul festival organizzato dal cantautore a Lampedusa.''Donzelli (il presidente nazionale di Azione Universitaria che ha innescato la polemica, ndr) ha ragione a chiedere realismo su un tema delicato come quello dell'immigrazione, ma non è questo che si può chiedere a un artista-poeta come Claudio Baglioni. A Baglioni - conclude La Russa - si può chiedere di darci emozioni, di sollevare questioni, di catturare l'attenzione con la sua arte; in questo è sicuramente tra i più bravi del mondo''.(ANSA).

Vi pare strano questo attacco da parte di una corrente politica nei confronti di un cantautore come Claudio Baglioni che non ha mai voluto accettare la camicia nera (ma nemmeno quella rossa, sia chiaro!) nonostante abbiano tentato più e più volte di infilargliela? Ecco finalmente la risposta di Claudio Baglioni, autografa, presa direttamente dal suo sito.

CLAUDIO BAGLIONI

Rassegna Stampa del 24/08/2006 13:06
IL CASO
Baglioni replica al «Secolo»: la tre giorni di musica a Lampedusa è un modo per sensibilizzare la politica La polemica, come il sale, dà sapore. Ma un piatto di solo sale sarebbe immangiabile. In politica, però, sempre più spesso accade. Tempo prezioso si spreca a battibeccare. Mentre il cronometro della storia corre avanti. E i problemi si fanno ingovernabili. L'immigrazione clandestina è uno di questi. Un dramma per i Continenti della disperazione, i cui figli, cercando un senso alla parola «futuro», a rischio della vita, approdano sulle coste dell'occidente ricco. Un dramma per noi. Se non saremo capaci di politiche illuminate, dovremo affrontare gli squilibri e le tensioni, creati da una insostenibile pressione migratoria. Un dramma, dunque, non solo africano. E che richiede una risposta europea.Non sono un politico, non sono un economista, non sono uomo di governo. Sono un musicista. Non spetta a me individuare certe soluzioni. Non ne ho gli strumenti, né il ruolo. Quello che posso fare - e faccio - è sollecitare una riflessione, sottolineare un'urgenza, richiamare a una assunzione di responsabilità.Per questo, da quattro anni organizzo una manifestazione che si chiama «O-scià». Tre serate, gratuite e aperte a tutti, di musica dal vivo sulla spiaggia della Guitgia a Lampedusa. L'obiettivo è semplice e non accetta censure: invitare Istituzioni, forze politiche, media e opinione pubblica a non trascurare l'emergenza immigrazione clandestina e a unire intelligenze ed energie per individuare ipotesi di soluzione. Non rappresento, non sponsorizzo, né propongo alcuna linea o visione politica. Conosco il disagio di chi vive e il dolore di chi approda a Lampedusa e, in nome di quel disagio e di quel dolore, chiedo: cosa si può fare? Un primo risultato è stato ottenuto. Il 13 settembre prossimo, a Bruxelles, si terrà una conferenza stampa internazionale su questo tema e un concerto, nell'emiciclo dell'Europarlamento, per sollecitare le Istituzioni europee a non considerare l'immigrazione clandestina un male necessario e inevitabile.Lo faccio senza la protezione di alcuna sigla, senza sventolare alcuna bandiera, semplicemente in nome del bisogno che questa nostra umanità ha di darsi più umanità. Mi permetto di sfruttare la visibilità che la mia condizione privilegiata mi concede per chiedere alla politica di fare ciò per cui è nata: affrontare e, possibilmente, risolvere i problemi e concorrere a costruire un mondo migliore. Lo so: l'indipendenza, almeno in politica, non paga. Non c'è scandalo nemmeno in questo. Non ho mai avuto tessere e non ho mai sbandierato fedi. Ho scontentato tutti e mi sono esposto agli attacchi di tutti. La mia «maglietta fina» è stata nera, rossa, bianca e verde a seconda della convenienza di chi mi giudicava. Fa parte del gioco. Va bene così, anche perché il persistere di certe valutazioni dimostra che non ho mai abdicato alla mia coerenza e alla mia libertà di pensiero.In questa vicenda sto dalla parte dei dimenticati. I lampedusani: da sempre italiani di serie B, dei quali ci ricordiamo solo durante la dolorosa stagione degli sbarchi. E il popolo, senza passato e senza futuro, delle carrette del mare. Mi piacerebbe davvero che, di fronte a un dramma di questa portata, ci scoprissimo capaci di mettere da parte le divisioni e capaci di unire sforzi, intelligenze, energie per approdare a soluzioni per una prospettiva migliore. Per il futuro di chi c'è e per quello di chi arriva. Magari costruendo un mondo nel quale per sopravvivere non si sia costretti ad abbandonare la propria terra. E, soprattutto, mi piacerebbe che, almeno una volta, dimostrassimo che, quando il dito indica la Luna, non siamo tra quelli che si perdono a guardare il dito.

di CLAUDIO BAGLIONI

4 commenti:

IlMode ha detto...

Parole sacrosante quelle di Claudio e parole sibilline quelle di La Russa che appunto cerca di mediare tra l'uscita, completamente fuori luogo, del predidente di A.U. e il suo partito di riferimento e riportando anche la figura di Claudio alla realtà. Un personaggio amatissimo che ha la voglia e la possibilità di smuovere le coscienze per un problema che sente e che ha a cuore. Utilizzando la sua maglietta fina se è necessario.

Anonimo ha detto...

Sono un ragazzo di 33 anni e ho vissuto con la musica di Claudio, unico grande amico con le parole delle sue canzoni nelle mie prime delusioni della vita.
Credo sinceramente che gli attacchi di alleanza nazionale nei confronti di 'O'SCIA' mettano semplicemente in luce la stupidita' di chi nasce con idee che hanno avuto successo solo grazie all'ignoranza che esisteva nel nostro paese negl'anni 20.
Purtroppo c'e' chi pensa che nel mondo debbano esistere persone di serie A e di serie B.
Io questo non lo penso e non lo pensa neanche Claudio anzi noi crediamo che nessuno debba soffrire nella vita e se questo e' un crimine, condannateci, ne saremo felici.
Cerchiamo insieme NESSUNO escluso di viaggiare e di far viaggiare tutte le persone che abitano la terra con la gioia nel cuore nella straordinaria avventura della vita!
luca

IlMode ha detto...

Mi permetto di rispondere perchè forse non mi sono espresso bene prima. Premetto che no ho particolari simpatie per AN ma a me sembra che La Russa abbia coltol'nel segno con le sue parole. Mediando, come'era giusto che facesse, l'uscita di un personaggio purtoppo per lui vicino come appartenenza politica e salvando definitivamente, anche se non ne aveva bisogno, Baglioni. Affermando quindi che fa bene a fare quello che fa e non ha voluto strumentalizzarlo. Ne in una maniera ne in un altra. E comunque questo è quello che mi è sembrato leggendo il post di Helga. Visto che io la cosa l'ho seguita soltanto qui. ; )

Helga ha detto...

A mio personale avviso, la Russa, ne sarebbe uscito meglio se, per sdrammatizzare, invece di ridimensionare Baglioni, avesse ridimensionato Donzelli che… chi è? Spero di trovarti d’accordo almeno su questo. Non ho voluto fare un nuovo post sull’argomento ma gli articoli diffamanti, a volte aggressivi su Baglioni si sprecano sui giornali di destra. E questo dice molto.
Comunque il problema sta altrove. Appunto, quando il dito indica la Luna…
;)