mercoledì, gennaio 11, 2006

Fase della Madre

Ieri sera, leggendo e riflettendo (sarà poi questa la causa dei secoli che mi ci vogliono per leggere un libro? sarà perché leggo spesso libri piuttosto impegnativi? sarà perché se ci metto tre giorni mi pare di averlo scorso superficialmente e prima o poi lo rileggo e a volte è talmente interessante che non è mai abbastanza e me lo rileggo ancora?) – insomma – dicevo – riflettendo su concetti che mi parevano già piuttosto chiari mi sono resa conto di aver fatto un ulteriore passo in là… come quando sei dall’oculista e ti mette una lente in quell’aggeggio infernale che ti appoggia sugli occhi e di colpo ci vedi e pensi: eccola la vista perfetta! Poi l’oculista, te ne mette un’altra sopra e ci vedi ancora meglio…
Più cerchiamo di contrastare la Natura e più la Natura trova la strada di manifestarsi ugualmente, e più intensifichiamo il nostro sforzo per tenerla a bada tanto più Lei si riprende i suoi spazi con violenza. Arrogante piccolo ospite Uomo. Ma questo concetto è quasi banale, inflazionato spero ormai almeno un po’ metabolizzato dalla Società nuova.
Nel piccolo della nostra quotidianità, non ostacolare la Natura significa accettare se stessi. In particolare, la donna. La nostra evoluzione, il nostro percorso è naturalmente diverso da quello dell’uomo. Noi siamo cicliche ed il nostro ciclo è talmente veloce che ci stordisce e non ci capiamo più niente. Come quando giriamo velocemente su noi stessi e perdiamo l’equilibrio.
Accettando ed osservando la nostra ciclicità possiamo diventarne padrone e sfruttare le prerogative di ogni nostro momento. Al contrario, allontanandoci dalla nostra natura, rifiutandola o peggio ancora, cercando di modificarla per farla assomigliare ad un modello preformato, otterremo solo la ribellione della Natura e le sue manifestazioni violente. La forza della Natura viene comunque fuori, se le lasci fare il suo corso naturale, la impari a conoscere e l’assecondi ne puoi trarre beneficio, ci puoi convivere in armonia e ancora di più, può diventare una fedele compagna, accettandola come tua anima. Non conosciamo più la nostra Terra – mio padre è nato contadino, riesce ancora a sapere che tempo farà domani, perché riconosce il vento, ne sente ad istinto la carica, l’umidità, la provenienza, l’intensità, riconosce le nuvole, l’inclinazione della luce, segue la luna e i suoi cicli. Magari non ti sa dire con esattezza che tempo farà fra 3 giorni oppure fuori dal raggio di qualche decina di chilometri, ma sa ancora ascoltare la Natura.

E noi? I nostri figli (che forse un giorno avremo)? Noi donne abbiamo la Natura dentro di noi. Sappiamo ascoltarla? In che momento del tuo ciclo sei? Sai cosa sta avvenendo dentro il tuo corpo in questo preciso istante? Ok… informati sui libri di medicina, ma ogni donna, ogni ciclo è differente: lo sai che se ti osservassi sapresti esattamente cosa sta succedendo dentro il tuo corpo? Che relazione ha il tuo ciclo mestruale con quello lunare? E con il tuo umore? Con la tua creatività, con la tua forza fisica? E’ un enorme sollievo non solo farsi raccontare, ma capire, osservare e constatare che dopo la fase in cui sei intollerante e aggressiva arriva quella in cui sei affettuosa, sensibile e creativa.
Esempi? Riservati di affrontare durante il periodo pre-mestruale qualcuno con il quale hai deciso di chiudere una situazione: in questo periodo sei probabilmente (ma questo devi scoprirlo tu) più decisa, meno facile da manipolare e quindi da far demordere… ma (sempre probabilmente) sei anche piuttosto intollerante e categorica e quindi sarebbe bene non prendere decisioni quando hai questa disposizione d’animo. Le decisioni vanno prese quando sei serena: durante il periodo dell’ovulazione ad esempio. Appena subito dopo le mestruazioni invece ti vengono un sacco di idee, appuntatele e prendile in considerazione, vagliale e mettile in pratica nelle due settimane successive. I tempi non sono statici, sta a te sentire quando sei in questo o il quel momento!

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