mercoledì, marzo 22, 2006

La primavera è in ritardo...

Perché mai, qual è la causa del preconcetto per cui titolare e dipendente debbano essere per forza su due fronti opposti? Fare in modo che questo accada - fa comodo a chi? Ho sempre sentito dire dividi e impera. Ecco a chi fa comodo… a chi governa! Anzi, a chi vuole imperare! Chi ha convinto i padroni che gli operai ed impiegati che chiedono di partecipare, all’impegno e al guadagno vogliono affossare le aziende? Com’è possibile che credano a simili sciocchezze? Perché vedono il nemico in ciò che è una risorsa? E’ quindi questo quello che si voleva per l’Italia nel volerla governare come si guida un’azienda? Spaccarla in due come sta cercando di fare il nostro Presidente del Consiglio!?
Amo il mio Paese e mi fa male l’aria inquinata che si respira in questi giorni pre-elettorali. Non vedo l’ora che sia finita! Credo piuttosto nel principio che l’unione fa la forza. E preferirei che l’Italia fosse governata come se fosse una famiglia, piuttosto che come un’azienda, soprattutto se l’idea dell’azienda è quella. Vorrei che si cambiasse mentalità, che si smettesse di pensare che tutto ha un prezzo, basta stabilire quale. Vorrei che il potere dei valori e non quello del denaro fosse il punto cardine di uno Stato. Che lo Stato rappresenti una garanzia per il Popolo e che il Popolo torni ad amare il proprio Stato, disponendosi al sacrificio se occorre, ma in modo equo e solidale, potendo partecipare e discutere nella trasparenza alla vita pubblica. Basta con i martellamento mediatico che ha ed ha sempre avuto (da qualche lustro in qua) l’unico scopo di abbassare la soglia culturale del Popolo, anestetizzare subdolamente il cervello, imbonire e plagiare le menti dei teledipendenti. Basta con la spazzatura, con le trasmissioni tarate con l’auditel, con questo cibo avvelenato! Basta con questa lunga stagione di piogge, voglio finalmente tornare a vedere il Sole splendere su questa magnifica variegata esuberante variopinta generosa nobile profumata accattivante terra che è l’Italia!

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