martedì, luglio 26, 2005

La Paura

Io la conosco bene la paura… da 504 giorni soffro di attacchi di panico. Ho imparato a conoscere il significato della parola Paura. Il significato del sentimento Paura. Il significato della Sua presenza nella mia Vita. Forse. La paura è un sentimento generato dalla non accettazione della Morte. Della fine di un qualcosa, di uno stato di rassicurante immobilità… fittizio, dato che la Vita scorre, niente è fermo, la proprietà è un’illusione, la stabilità un inganno. La Morte è una fase della Vita nella Vita. Un passaggio, una porta da chiudere per poterne aprire una nuova. Probabilmente siamo così lontani dalla Natura da non metabolizzare mai totalmente che Vita e Morte sono fasi alterne del ciclo vitale, necessaria l’una all’altra affinché non si risolva tutto in una pozza stagnante di sentimenti e corpi liquefatti e imputriditi. Pare che Morte non significhi Fine di tutto. Se ne fossimo consapevoli fino in fondo non vivremmo la Morte (chiusura di un ciclo) con paura e la Paura con rifiuto, ma la accetteremmo nella nostra vita come qualcosa di necessario. La Paura come un sentimento propulsivo. Accade invece che la paura ci fa da zavorra. Invece di andare a ripulire la ferita che ci fa male, la lasciamo imputridire, ignorandola e negandola non ne agevoliamo la guarigione. E’ lì che i mostri della psiche prendono nutrimento e crescono e proliferano. La paura è per l’anima come il dolore è per il corpo: ti mostra dove e cosa curare! Non è certamente un lavoro facile, perché i mostri della psiche sono esseri vivi anche loro e non volendo perdere la loro oasi dentro di noi hanno imparato benissimo come fare a farci desistere, come illuderci di aver lavorato bene, come nasconderci l’ultima ferita, come approfittarsi dei nostri momenti di stanchezza, come lusingarci con illusorie vittorie. E’ così che siamo tentati di non intraprenderlo nemmeno questo cammino. Ci si annichilisce nella Paura. E come il gatto che si morde la coda, giriamo intorno alla Vita senza mai coglierne l’essenza, nemmeno per un attimo.

Nessun commento: