martedì, giugno 05, 2007

Sogno e bisogno

Come tutti, scavando in fondo in fondo, ho un sogno. Un sogno che ho paura e pudore a confessare anche a me stessa. E’ un sogno ed un bisogno. Scrivere. Mi ricordo che da bambina presi un quaderno con l’ambizione di scrivere un romanzo. Ricordo bene il tema, avevo solo 8 anni e volevo scrivere della storia d’amore di Gesù e la Maddalena. Lo avevo già tutto in testa ma scrivere era troppo faticoso e non andai più in là di qualche pagina. Per la mia prima comunione mi regalarono tre diari segreti, di quelli con il lucchetto e da lì iniziai a scrivere i miei pensieri più bislacchi e nascosti. Alle superiori scrissi per un giornale nazionale qualche articolo sulla cronaca locale. Fino ai vent’anni ho tenuto un diario. Quaderni, blocchi, agende, semplici fogli di carta… tutto andava bene per sfogare il mio improvviso, impulsivo bisogno di scrivere, di fissare il pensiero, di far volare la fantasia. Poi il mio ex iniziò a cercarlo e ad andarci a sbirciare. Ricordo che me lo strappò a metà perché non gli piacque quello che ci trovò scritto e così smisi di scrivere. Qualche anno più tardi – dopo che lo lasciai, a pensarci bene – ricominciai. Ricordo che scrivevo sul metrò utilizzando da prima un blocchetto e poi un palmare. Peccato che poi ho perso la memoria di quell’aggeggio infernale con tutte le mie riflessioni e qualche capitolo di un immaginario romanzo introspettivo. Poi arriva il blog e anche tante altre cose che ho scritto per me ma non ho mai pubblicato qui, fino a qualche giorno fa. Non lo so. Sono combattuta. Sono gelosa delle mie intime creature ma desidero dar loro vita propria...

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